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Mauro Tomasi alla maratona di Roma

I 42 chilometri della Maratona di Roma 2013 percorsi in poco più di sei ore, grazie alla forza di un solo braccio. Un’impresa del tutto fuori dall’ordinario quella riuscita a Mauro Tomasi, quarantacinquenne di Trento che con la carrozzina manuale ha già corso svariate maratone e mezze maratone. La gara di Roma è poi stata vinta da Alex Zanardi con l’handbike, ma l’esperienza e la determinazione di Mauro sono un’ispirazione per chi come lui è tornato a vivere dopo un grave incidente grazie allo sport.
La disabilità di Mauro risale a un episodio capitatogli 13 anni fa, nel 2000, quando un sorpasso azzardato in moto si concluse tragicamente con uno scontro frontale.L’atleta, allora trentaduenne, riportò una lesione midollare completa, che lo costrinse in sedia a rotelle. Dopo dieci anni trascorsi nel paese natale, Ala, con l’ausilio della sola carrozzina elettrica, il trasferimento a Riva del Garda, località dal territorio pianeggiante, gli consentì l’uso della carrozzina manuale monoguida.
A Riva del Garda Mauro scoprì che più chilometri macinava su strade e piste ciclabili, meno antidolorifici doveva prendere. Il suo corpo stava enormemente meglio grazie al movimento. Su una di quelle piste vi fu l’incontro fortuito con Nicola Prandi, il quale fu capace di modificare la carrozzina per renderla adatta ad una maratona.
La prima gara affrontata da Mauro Tomasi è stata quella del 14 ottobre 2012, la Lake Marathon sul Lago di Garda, chiusa in 5:39:28, mentre l’amico Nicola lo filmava dalla sua bici. Da lì in poi non si è più fermato.
Quella di Roma è stata davvero un’impresa memorabile: maratona conclusa in 6:04:54, spingendo con un solo braccio la carrozzina, che da sola pesa 24 chili. Il tutto gareggiando con gli handbikers. Bravo Mauro!