Con l’inizio della bella stagione si ripresentano i problemi legati all’accessibilità di tante spiagge italiane. E se alcune in maniera esemplare mettono a disposizione strutture aperte a tutti, come le 650 pedane per disabili messe a disposizione a Trapani e provincia, altre non sempre assicurano a tutti l’accessibilità.
Perché se è vero che tanti lidi ancora risultano essere inaccessibili, per lentezze burocratiche, impossibilità economiche, poca attenzione nei confronti dei disabili, è pur vero che tanto è stato fatto e si sta facendo.
Una vera novità dell’estate italiana quest’anno é stata la sedia da mare JOB, prodotta dall’azienda italiana Neatech, che permette alle persone con difficoltà di deambulazione di transitare sulla sabbia.
A prima vista sembra una sdraio, dall’estivo colore blu, ma è dotata di due grandi ruote gialle che le consentono di muoversi senza problemi su tragitti sabbiosi. Le ruote hanno una grandezza di 40 cm, il telaio è in alluminio verniciato e il trasporto è facilitato dal momento che la JOB é interamente scomponibile.
Accanto a queste specifiche tecniche l’innovativa sdraio é dotata anche di altri accessori, quali la tendina che copre dal sole o la ruota aggiuntiva. La sedia può essere acquistata sia delle singole persone, che dagli stabilimenti balneari che scelgono di attrezzarsi davvero per tutti i loro ospiti.
Tra le spiagge che l’hanno scelta, annoveriamo quelle di Sciacca in Sicilia, quelle pugliesi, quelle di Policoro in Basilicata. Ma sedie JOB si trovano anche in Toscana, in Sardegna e in Abruzzo.
Perché si chiama JOB? L’azienda produttrice non l’ha chiamata così in riferimento al lavoro, ma é un acronimo di una frase più che invitante e rivolta a tutti: Jamm ‘O Bagn!! Andiamo allora tutti in spiaggia, grazie all’ingegno dell’azienda Neatech e alla sensibilità di tanti stabilimenti balneari nostrani.