L’estate è un momento speciale. Chiudono le scuole, si sospendono le normali attività quotidiane e per coloro che hanno importanti disabilità sia fisiche sia intellettive, il quotidiano rischia di diventare complicato.
In questo periodo dell’anno, proprio a causa dell’interruzione delle normali attività di socializzazione durante e dopo l’orario scolastico, i ragazzi disabili attraversano momenti difficili, di solitudine e isolamento, impossibilitati a partecipare assiduamente ad attività socializzanti che riempiano la giornata.
Questo poi, accade proprio in quel periodo dell’anno in cui il bel tempo e il molto tempo libero a disposizione, invoglierebbero a trascorrere molto più tempo in compagnia di amici e persone amiche.
Proprio per non lasciare i ragazzi a casa, durante questi periodi di vacanza, tanto atteso da bambini e ragazzi, molti centri e camping estivi si sono organizzati per accogliere i ragazzi disabili nel periodo estivo.
I centri estivi hanno spesso stretto collaborazioni con hotel, ristoranti, campeggi, villaggi estivi e stabilimenti balneari nei mesi estivi, supportando le famiglie romane nella gestione dei loro ragazzi disabili.
Grazie all’aiuto di volontari, le varie associazioni riescono a sopperire alla mancanza delle istituzioni sul territorio.
I volontari vengono selezionati accuratamente, tra tutti coloro che si presentano per offrire il loro apporto alla comunità.
Per poter essere scelto tra i volontari di un centro estivo per disabili, i candidati devono avere determinate caratteristiche.
Tendenzialmente devono essere persone giovani e di età simile o assimilabile a quella dei ragazzi disabili con cui avranno a che fare. I volontari infatti hanno prevalentemente un’età che varia tra i diciotto e i quarantacinque anni, poiché queste sono all’incirca le età dei disabili che accedono ai campi estivi a loro dedicati.
Naturalmente i centri estivi sono frequentati anche da ragazzi e bambini più piccoli, ma i volontari più giovani sono abbastanza vicini per comprenderne abitudini e necessità.
Seppure la maggior parte dei volontari rientrino in questi limiti di età, sono comunque spesso presenti volontari di fasce di età superiori, perché se è vero che non hanno le stesse energie, hanno comunque l’esperienza necessaria per poter dare il loro apporto in determinate situazioni in cui si renda necessario prendere decisioni importanti.
Durante i colloqui conoscitivi i candidati vengono analizzati sotto vari aspetti, sia comportamentali sia relazionali. Per diventare volontario in un centro estivo per disabili occorre una predisposizione naturale per le relazioni umane e un animo allegro, ma anche tanta disciplina. La fantasia ed il modo di pensare aperto, poco scontato, sono doti fondamentali per un volontario, che gli consentiranno di reagire prontamente in situazione impreviste e imprevedibili.
L’esperienza dei centri estivi per disabili impone a chi li gestisce di stilare un decalogo comportamentale che i volontari dovranno sottoscrivere e impegnarsi a rispettare alla lettera fino in fondo.
Il miglior Campus per disabili è senza dubbio il Dynamo Camp in Toscana