I servizi per disabili offerti dalle ASL territoriali

Secondo un ricerca condotta dalla Fondazione Cesare Serono in collaborazione col Censis, i servizi a cui possono accedere i disabili sono ancora troppo pochi. Si parla infatti di bisogni “ignorati” che non sono presi in considerazione dal Servizio Sanitario Nazionale, se non in modo marginale.

Rispetto a 30 anni fa il concetto di disabilità oggi è molto più esteso e arriva a comprendere non solo le persone che hanno disabilità motorie, ma anche intellettive. Questi soggetti hanno diritto ad una serie di servizi sanitari offerti dalle ASL. Si tratta di prestazioni che vengono erogate in modo non omogeneo sul territorio italiano, col rischio di marcate disparità tra Nord e Sud.

La distribuzione dei servizi sanitari per disabili

La ricerca della Fondazione Cesare Serono ha preso in considerazione 4 categorie di disabili:

  • Le persone Down;
  • I pazienti affetti dal Disturbo dello Spettro Autistico;
  • Le persone affette dal Morbo di Parkinson;
  • I malati di Sclerosi Multipla.

Come già anticipato, nelle diverse aree del Paese, si assiste ad una palese disomogeneità dei servizi. Si rileva che al Nord le prestazioni siano più articolate rispetto al Sud e questa disomogeneità crea dei problemi che andrebbero presi in seria considerazione.

Ad esempio chi ha difficoltà di linguaggio e non riesce ad accedere ai servizi offerti dal SSN, richiederà una terapia logopedica in un centro medico riabilitativo dotato di personale specializzato. Trattandosi di terapie che possono durare mesi o anni, le famiglie con persone disabili, fanno spesso fatica a sostenere i costi relativi ai trattamenti.

Infatti la pensione di invalidità o l’indennità di frequenza erogate dall’INPS, non sono sufficienti per soddisfare tutte le necessità del disabile. Un potenziamento dei servizi offerti dalle ASL sarebbe quindi necessario e auspicabile.

I servizi disponibili per i disabili

Se scendiamo più nello specifico, notiamo come i servizi sanitari erogati per le persone Down sono:

  • Terapia psicomotoria;
  • Logoterapia;
  • Progetti di educazione all’autonomia.

I pazienti affetti da Disturbi dello Spettro Autistico possono invece contare sull’erogazione dei seguenti servizi:

  • Logoterapia;
  • Terapia psicomotoria;
  • Parent training;
  • Terapia ABA;
  • Terapia con metodo TEACCH;
  • Psicoterapia;
  • Pet teraphy;
  • Comunicazione facilitata;
  • Counselling per insegnanti;
  • Comunicazione aumentativa alternativa.

L’offerta di servizi alle persone affette da Sclerosi multipla è invece così composta:

  • Riabilitazione motoria;
  • Logoterapia;
  • Terapia occupazionale;
  • Sostegno psicologico.

Le persone con morbo di Parkinson hanno a disposizione i seguenti servizi messi a disposizione dalle ASL territoriali:

  • Riabilitazione motoria;
  • Logoterapia;
  • Terapia occupazionale;
  • Sostegno psicologico;
  • Musicoterapia;
  • Teatro-terapia.

I servizi sanitari riportati sono quelli più comuni, ma è bene precisare che si tratta di un’elencazione non esaustiva. Per conoscere tutte le prestazioni sanitarie offerte su base territoriale, bisogna rivolgersi all’ASL di competenza o, in subordine, ai medici di base.

La qualità dei servizi sanitari territoriali

Vale la pena puntare l’attenzione non sono sulla varietà delle prestazioni sanitarie offerte dalle ASL, ma anche dal livello qualitativo di questi servizi. Bisogna rilevare che non vengono sottoposti dei questionari ai fruitori dei servizi o alle loro famiglie, ma sono gli stessi operatori sanitari a procedere all’autovalutazione.

In base ai dati emersi, risulta che gli operatori del Nord hanno dato una valutazione più positiva rispetto a quelli del Centro-Sud. Questo giudizio fa riferimento alla gamma dei servizi riabilitativi e socio-assistenziali offerti.

Una nota positiva sui servizi sanitari del Centro-Sud riguarda la riabilitazione cognitivo comportamentale rivolta ai soggetti con Disturbo dello Spettro Autistico. In questo caso il giudizio nelle regioni del Mezzogiorno è più favorevole, sia per quanto riguarda la diffusione del servizio, sia il suo livello qualitativo.

Bisogna tenere conto che si tratta di valutazioni che sono certamente influenzate dalla sensibilità degli operatori. Per conoscere i dettagli di questa ricerca, è possibile consultare il report completo redatto dalla Fondazione Cesare Serono e dal Censis.