Grandi o piccole le vasche da bagno sono da sempre un complemento d’arredo e/o di design e sinonimo di relax.
Ma la vita è in continua trasformazione e, con il passare del tempo, la classica vasca potrebbe non essere più funzionale alle nostre esigenze quotidiane di igiene personale se nel nucleo familiare sono presenti soggetti con difficoltà motorie (anziani o persone con disabilità) o noi stessi stiamo invecchiando.
In questo caso il bagno diviene un ambiente della casa pieno di pericoli (sia per noi che per i nostri cari) e la vasca si trasforma in una vera e propria barriera architettonica perché scavalcare il bordo per entrare ed uscire potrebbe comportare un continuo rischio di scivolare e cadere.
Le cadute possono compromettere l’autonomia di una persona già di per sé vulnerabile e debole; inoltre, secondo i dati ISTAT la percentuale giornaliera di incidenti domestici in Italia per tale motivo è molto alta.
La soluzione migliore diviene allora quella di riprogettare il bagno per renderlo più adatto per le nuove esigenze. Questo tipo di ambiente viene generalmente denominato bagno assistito e la sostituzione della vasca da bagno con una doccia progettata ed accessoriata ad hoc è uno dei passaggi più importanti.
Sostituzione della vasca da bagno con uno spazio doccia “assistito”: cosa fare e non fare
Sostituire la vasca con una box doccia per anziani o disabili (come questi) non è un lavoro lungo né eccessivamente costoso, purché si seguano pochi e semplici accorgimenti.
Innanzitutto, evita assolutamente il fai-da-te: un lavoro sbagliato o fatto male oltre al danno estetico potrebbe provocare malfunzionamenti di scarichi e tubature e la fuoriuscita di acqua.
Anche gli idraulici “generici” non sono la soluzione ideale, in quanto la nuova doccia potrebbe costarti di più e il lavoro potrebbe non essere fatto a regola d’arte.
Per lavori di questo genere è meglio affidarsi a specialisti del settore certificati in grado di occuparsi a tutto tondo dei lavori: consigliare la soluzione migliore in base alle esigenze, installazione e assistenza post-vendita nel caso ci siano problemi.
La sostituzione della vasca con la doccia richiede solo un giorno di lavoro (circa 8 ore) e non necessita di complicati lavori di muratura.
Prima verrà rimossa la vecchia vasca senza recare danni a muri, piastrelle, pavimenti e sanitari e sistemata la parte inferiore delle pareti (dove era attaccata la vasca) che resta senza rivestimento e per questo possibile ricettacolo di muffe e infiltrazioni.
Successivamente si prepara la superficie su cui verrà installato il piatto doccia a filo pavimento che consente l’eliminazione totale di tutte le barriere architettoniche.
Piatto doccia a filo pavimento: caratteristiche
La caratteristica di questo tipo di piatto doccia è che ha il piano di appoggio allo stesso livello del pavimento: è quindi senza scalini, rialzi o sporgenze in quanto incassato nel massetto di sottofondo.
Il piatto doccia può coprire completamente l’area precedentemente occupata dalla vasca (viene fatto cioè su misura) o una superficie inferiore se si vuole recuperare spazio in bagno.
Una volta posato il piatto viene installato il box doccia, scegliendo un’apertura a scorrimento o a sportello (in vetro bianco o opaco) e il tipo di finitura che si abbina meglio all’arredamento del bagno.
Per quanto riguarda gli elementi all’interno del box (accessori molto importanti per la sicurezza di utilizzo della doccia), la scelta è tra sedili reclinabili, sedute fisse e tipologia di maniglioni per appoggiarsi durante gli spostamenti ed evitare di scivolare.
Assolutamente sconsigliati i box doccia con piatti rialzati rispetto al pavimento, oppure con ante che non facilitano i movimenti.
Lo smaltimento del vecchio sanitario è di competenza dell’azienda che effettua il lavoro.
Trasformazione bagno in doccia e possibili agevolazioni fiscali
Sfortunatamente la sostituzione della vasca da bagno in doccia, anche per motivazioni concernenti problemi di salute e disabilità, è considerata per la legge italiana un’opera di manutenzione ordinaria e non rientra nei lavori di ristrutturazione che danno diritto alle detrazioni Irpef (Bonus Casa previsto dall’ultima Legge di Bilancio del Governo).
Inoltre, questa operazione non è considerata nemmeno tra le opere previste dalla legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche di un’abitazione.
È possibile una detrazione fiscale per la trasformazione della vasca in doccia solo se tale attività rientra all’interno di una ristrutturazione “totale” del bagno, che preveda anche l’ammodernamento delle tubature e la sostituzione di impianti.